Controllo pre-assunzione, cos’è e come si effettua
Nel mondo del lavoro, la tutela dei propri interessi è un aspetto prioritario, che passa spesso attraverso accertamenti ed indagini di controllo volte ad attestare l’affidabilità del soggetto, o dei soggetti, con i quali si prospetta la possibilità di instaurare un rapporto di lavoro continuativo. La corretta valutazione delle figure professionali da inserire all’interno dell’organico riveste, in tal senso, un ruolo di primo piano: per questo, per ottenere le necessarie garanzie le aziende possono commissionare delle indagini mirate.
L’importanza dei controlli pre assunzione
Da questo punto di vista, le investigazioni pre assunzione possono rivestire un ruolo di grande importanza. Se un’azienda si appresta ad inserire una nuova figura all’interno del proprio organico, è bene che svolga alcune verifiche, soprattutto se la posizione per la quale concorre il candidato è di particolare rilevanza all’interno della struttura interna dell’azienda.
Le indagini pre-assuntive sono molto importanti, in quanto consentono al datore di lavoro di conoscere una serie di informazioni personali riguardanti l’aspirante nuovo dipendente. Tali informazioni giocano un ruolo fondamentale nella valutazione complessiva della candidatura, ad integrazione dei tradizionali colloqui personali. I dati emersi da un controllo pre assunzione aiutano l’azienda a valutare in maniera più dettagliata le informazioni fornite dal candidato così da orientare, in un senso o nell’altro, il processo di valutazione dello stesso (così come la formulazione della proposta di retribuzione) e l’eventuale opportunità di un inserimento concreto ed effettivo nella compagine aziendale.
Cosa sono i controlli pre assunzione
Quando si parla di indagini pre assuntive, ci si riferisce all’insieme delle investigazioni, delle verifiche e dei controlli che riguardano un potenziale dipendente. In sostanza di tratta di un controllo ad ampio spettro delle informazioni fornite dall’aspirante lavoratore: lo scopo delle indagini è quello di rilevare e segnalare eventuali incongruenze rispetto a quanto comunicato all’azienda.
I controlli vengono effettuati a vari livelli, in modo tale da passare al vaglio i vari tipi di informazione ricevuti dal datore di lavoro. Viene presa in esame tanto la sfera personale (benché non oltre certi limiti e solo per ciò che concerne gli ambiti che possono essere di interesse per il potenziale datore di lavoro) quanto quella professionale.
Come si effettua un controllo pre assunzione
Il titolare di un’azienda può rivolgersi direttamente (o tramite un legale rappresentante) ad un’agenzia di investigazioni privata per commissionare lo svolgimento di indagini di controllo di tipo pre assuntivo a carico di un lavoratore candidatosi per una posizione lavorativa.
Le operazioni di indagine devono essere condotte nel rispetto dell’articolo 8 dello Statuto dei Lavoratori (Legge n. 300 del 20 maggio 1970), che dispone il divieto di indagini sulle opinioni (politiche, religiose e sindacali) di un possibile dipendente. Nello specifico, nel dispositivo si legge che “è fatto divieto al datore di lavoro, ai fini dell’assunzione, come nel corso dello svolgimento del rapporto di lavoro, di effettuare indagini, anche a mezzo di terzi, sulle opinioni politiche, religiose o sindacali del lavoratore, nonché su fatti non rilevanti ai fini della valutazione dell’attitudine professionale del lavoratore”.
La prima fase del processo investigativo consiste nel definire la strategia di azione. Una volta valutato attentamente lo scenario d’indagine, gli investigatori sottopongono al committente delle verifiche un piano investigativo in cui si esplicitano le modalità di svolgimento delle indagini.
Una volta completato questo primo passaggio preliminare, gli investigatori possono passare all’azione. Il primo stadio d’indagine è rappresentato dall’acquisizione dei dati e delle informazioni di maggior rilievo (e di pertinenza con la natura dell’investigazione) che riguardano il soggetto delle indagini. Nello specifico, si tratta sia dei dati riportati nel curriculum sia delle informazioni emerse durante la fase di valutazione da parte dell’azienda in sede di colloquio.
Sulla base dei dati acquisiti, gli investigatori possono procedere con le verifiche. Anzitutto è bene verificare che i dati anagrafici (nome, cognome, età, data e luogo di nascita, residenza e domicilio) coincidano con quelli forniti dal candidato.
In secondo luogo, gli investigatori procedono alla verifica delle competenze professionali. In particolare, questa fase delle indagini serve a comprovare la veridicità di quanto riportato nel curriculum del candidato; a tal scopo, vengono verificati i titoli di studio (diploma, laurea, dottorato, master e quant’altro) e la relativa valutazione, l’effettivo ottenimento di eventuali certificazioni e attestati di frequenza di vario genere; in aggiunta, gli investigatori procedono alla verifica di eventuali iscrizioni ad un albo oppure ad un ordine professionale; le indagini possono riguardare anche altri aspetti, come ad esempio l’aver prestato il servizio militare di leva.
Nell’analisi del profilo professionale del candidato, particolare attenzione viene riservata alle esperienze lavorative pregresse; gli investigatori sono chiamati, anche in questo caso, ad attestare la veridicità delle informazioni fornite dall’aspirante dipendente. In questa ottica, eventuali casi di licenziamento vengono presi in esame al fine di ricostruire le motivazioni e le cause di interruzione del rapporto di lavoro: lo scopo è quello di rilevare se il provvedimento di licenziamento è stato comminato per un’infrazione o un abuso da parte del dipendente oppure se la rescissione del contratto di lavoro è stata sancita per mezzo di un procedimento giudiziario.
Le indagini preassuntive analizzano anche l’aspetto economico e finanziario del soggetto indagato. In questa ottica, vengono rintracciare le retribuzioni pregresse o le diverse fonti di reddito. Non meno rilevante è la possibilità di scoprire eventi di natura pregiudizievole, come ad esempio casi di fallimento o bancarotta, così come protesti e pignoramenti. Questo tipo di accertamenti ha lo scopo di attestare il grado di affidabilità economico finanziaria del soggetto delle indagini.
L’ultimo livello di indagini è quello rappresentato da verifiche personali: gli investigatori possono attingere dai profili di vari social network per ottenere ulteriori informazioni, senza invadere gli ambiti previsti dall’articolo 8 dello Statuto dei Lavoratori.
Indagini pre assunzione, di cosa si tratta
In conclusione, le indagini di controllo pre assunzione sono verifiche ad ampio spettro, commissionate dal datore di lavoro per valutare in maniera più dettagliata un soggetto candidatosi per una posizione lavorativa aperta all’interno dell’azienda.
Questo genere di indagine risponde a diversi tipi di esigenza da parte del datore di lavoro:
- Acquisire ulteriori elementi di valutazione del candidato;
- Attestare l’autenticità delle informazioni fornite dal candidato;
- Verificare il reale conseguimento di titoli e qualifiche;
- Ricostruire la carriera accademica e professionale del candidato;
- Verificare l’affidabilità economico finanziaria dell’aspirante dipendente;
- Portare alla luce eventuali coinvolgimenti in processi giudiziari;
- Acquisire elementi valutativi per formulare una proposta di lavoro consona, calibrando la proposta di retribuzione sulla base dei riscontri oggettivi forniti.
Naturalmente, lo scopo primario delle indagini è quello di rilevare eventuali incongruenze tra quanto dichiarato dal candidato; quest’ultimo, infatti, avrebbe potuto omettere alcune informazioni di particolare rilievo per suscitare una migliore impressione nei confronti dei recruiter aziendali.
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