Investigazioni Aziendali: best practices per combattere la concorrenza sleale
Come eliminare la concorrenza sleale che può danneggiare la tua azienda? Ecco le regole da seguire.
Tra i servizi che la nostra agenzia investigativa mette a disposizione delle aziende vi sono le investigazioni aziendali sulla concorrenza sleale. Ma che cos’è nei dettagli questo fenomeno e come combatterlo fino in fondo? In questo articolo abbiamo deciso di rispondere in modo esauriente a tali quesiti, in modo da aiutarti a gestire la concorrenza sleale e vincere su di essa.
Che cos’è nei dettagli la concorrenza sleale?
Per concorrenza sleale, in ambito aziendale, si intende l’ottenimento di un vantaggio sui concorrenti mediante l’utilizzo di tecniche illecite. Secondo l’articolo 2598 del codice civile, 3 sono le azioni che determinano l’esecuzione di atti di concorrenza sleale. Ecco di seguito quali:
- Confondere la clientela sull’identità dei prodotti, per esempio mediante l’utilizzo di nomi o simboli che possano essere scambiati con quelli utilizzati regolarmente da altre aziende oppure con la contraffazione dei prodotti di uno o più concorrenti.
- Diffondere informazioni mirate al discredito dei prodotti e dell’esercizio dei concorrenti, oppure impadronirsi del merito dei prodotti o dell’attività degli stessi.
- Danneggiare la concorrenza mediante l’utilizzo di mezzi non conformi ai presupposti della concorrenza professionale.
Esempi di concorrenza sleale.
La concorrenza sleale comprende dunque lo sviamento della clientela, che può essere rappresentato ad esempio dalla contraffazione di marchi o prodotti di altre aziende (fenomeno sempre più comune, soprattutto per quanto riguarda i prodotti importati dalla Repubblica Popolare Cinese).
Anche lo spionaggio industriale, nonché le pubblicità che mirano ad esaltare le virtù dei prodotti di un’impresa screditando quelli della concorrenza, sono atti di concorrenza sleale.
Un altro esempio di concorrenza sleale, purtroppo molto comune tra le aziende, è dato dal dumping, ovvero la vendita di prodotti (beni o servizi) sul mercato estero a prezzo inferiore rispetto al prezzo dello stesso prodotto nello Stato di origine. L’obiettivo del dumping è quello di conquistare con facilità un nuovo mercato.
Qual è il danno effettivo dato dalla concorrenza sleale?
La concorrenza sleale può apportare un danno finanziario nei confronti delle aziende che la subiscono (come la perdita di clientela o la mancata vendita di prodotti) e, conseguentemente, anche un danno reputazionale, soprattutto se vengono subiti atti di discredito nei confronti dell’immagine aziendale.
Come contrastare la concorrenza sleale.
Gli atti di concorrenza sleale sono difficilmente dimostrabili senza il compimento di accurate indagini nonché in mancanza delle più innovative tecnologie. Proprio per questo, quando si subiscono tali azioni illecite, è necessario rivolgersi ad una professionale agenzia investigativa, come Inside Agency.
Gli operatori della nostra agenzia investigativa sono estremamente preparati nello svolgimento di accurate investigazioni sulla concorrenza. Tali investigazioni sono mirate al raccoglimento di prove inconfutabili sul compimento di atti di concorrenza sleale nei confronti di aziende appartenenti a tutti i settori.
Grazie alla redazione di un fascicolo finale le aziende clienti vengono informate dettagliatamente sulle attività di concorrenza sleale praticate a proprio danno e sulla rilevanza giuridica delle investigazioni condotte. Tale fascicolo può dunque costituire un elemento probatorio da presentare nel corso di un eventuale processo.
Nel caso in cui non si voglia arrivare ad un processo è possibile anche ricorrere ad un mezzo extra-giudiziale, ovvero la denuncia all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM). L’AGCM – autorità indipendente nota come Antitrust – verifica la sussistenza degli atti di concorrenza sleale, convoca le parti coinvolte e cerca di trovare una soluzione senza sfociare in una causa.
La concorrenza sleale: un vero e proprio reato.
Parliamo di rilevanza giuridica in quanto la concorrenza sleale costituisce, com’è ovvio, un reato. Una volta completato il raccoglimento di prove da parte degli investigatori, le aziende danneggiate possono rivolgersi ad un giurista o ad un avvocato per intentare una causa nei confronti del competitor scorretto.
L’articolo 2598 del codice civile, infatti, non solo definisce gli atti di concorrenza sleale, ma tutela le aziende che la subiscono permettendo la richiesta del risarcimento relativo ai danni subiti. Tale risarcimento comprende sia il danno emergente, ovvero le spese corrisposte all’agenzia investigativa per il raccoglimento di prove, che il lucro cessante, ovvero il danno economico e reputazionale causato dagli atti illeciti della concorrenza.
Conclusioni.
La tua azienda subisce atti di concorrenza sleale e vorresti contrastarli e porre fine ad essi? Rivolgiti subito a noi: contattaci al numero 800 400 480 oppure invia una richiesta compilando il modulo di contatto presente nel nostro sito.
Saremo lieti di fornirti una consulenza preliminare assolutamente gratuita ed un tempestivo intervento investigativo sulla concorrenza sleale.