Investigazioni Aziendali e concorrenza sleale: la svolta della sentenza 94 depositata in cassazione il 4 gennaio 2017

20 Set , 2018 Indagini Aziendali

Investigazioni Aziendali e concorrenza sleale: la svolta della sentenza 94 depositata in cassazione il 4 gennaio 2017

La concorrenza sleale può configurarsi anche nello storno di dipendenti: lo dice la sentenza n. 94/2017. Ecco tutti i dettagli e perché in questi casi è necessario ricorrere alle investigazioni aziendali.


Nei precedenti articoli abbiamo visto il vantaggio delle investigazioni aziendali svolte dai professionisti della nostra agenzia investigativa per provare la sussistenza di atti di concorrenza sleale. Oggi vogliamo esporre tutti i dettagli della concorrenza sleale per storno di dipendenti, uno degli scenari più tipici di questo peculiare reato aziendale, analizzando la sentenza n. 94 depositata in cassazione il 4 gennaio 2017.

Concorrenza sleale per storno di dipendenti: definizione.

Per “storno di dipendenti” si intente l’acquisizione da parte di un imprenditore del personale, solitamente rappresentato da professionisti qualificati, appartenente ad un’impresa concorrente.

Lo storno di dipendenti non rappresenta reato se non viene compiuto in ottica di danneggiamento dell’azienda concorrente, ed in particolare se il danno rappresentato alla concorrenza si configuri esclusivamente nella perdita di uno o più dipendenti, senza ulteriori conseguenze economiche.

Lo storno di dipendenti viene considerato un atto di concorrenza sleale, e dunque un reato, quando un imprenditore acquisisce i dipendenti di un’altra organizzazione non solo a scopo puramente professionale, ma in particolare per appropriarsi delle conoscenze sulle strategie e metodologie interne all’azienda concorrente.

La concorrenza sleale per storno di dipendenti può configurarsi anche nello svuotamento professionale di un’intera area dell’impresa concorrente.

In seguito a queste peculiari azioni l’azienda da cui vengono stornati i dipendenti può subire un danneggiamento sia economico che reputazionale, mentre, di conseguenza, l’impresa stornante ne ottiene un vantaggio competitivo.

Uno dei provvedimenti giurisdizionali più recenti di dipendenza sleale per storno di dipendenti è rappresentato dalla sentenza n. 94 depositata in cassazione il 4 gennaio 2017.

Concorrenza sleale per storno di dipendenti: la sentenza n. 94/2017.

sentenza sullo storno di dipendenti

I fatti condannati dalla sentenza n. 94/2017 risalgono al periodo compreso tra il 1996 ed il 1997, dunque oltre 10 anni prima.

Nello specifico, un’azienda appartenente al settore odontoiatrico venne accusata di aver acquisito un gran numero di dipendenti di un’impresa concorrente, provocando a quest’ultima una perdita finanziaria di oltre il 90%.

In un primo momento la corte di merito considerò le prove presentate dalla parte lesa come generiche e non dimostrative del fatto che il passaggio del personale avvenne in maniera illegale, a seguito di pressioni da parte dell’azienda stornante.

L’azienda danneggiata ha dunque presentato ricorso contro tale decisione, successivamente accolto dalla Corte di Cassazione, la quale riconsiderò le prove e le testimonianze inizialmente presentate.

In particolare, ecco quali sono le prove decisive che hanno portato la Cassazione ad accogliere il ricorso:

  • la tentata sottrazione (riportata da un teste), da parte dell’azienda concorrente, di un Capo Area dell’impresa danneggiata e di tutti i dipendenti da lui gestiti.
  • L’affermazione di un dirigente secondo il quale la società danneggiata formava professionalmente il personale e, di prassi, la società concorrente lo acquisiva.
  • L’acquisizione da parte dell’azienda concorrente del Responsabile dell’Area Lazio nonché di altri 3 agenti della società danneggiata, i quali ammisero successivamente la partecipazione ad un corso di formazione desinato ai distributori di prodotti dell’impresa concorrente.
  • La promessa da parte dell’azienda concorrente di vantaggi economici ed incrementi di provvigioni ai dipendenti della società danneggiata.

Ma, in caso di concorrenza sleale, come reperire delle prove valide in grado di dimostrare la sussistenza del reato?

Concorrenza sleale: le investigazioni aziendali per il raccoglimento di prove.

Per poter ottenere un risarcimento economico del danno causato dallo storno di dipendenti, il raccoglimento di prove valide ed utilizzabili a livello giuridico non deve essere lasciato al caso. È necessario richiedere opportune indagini ad un’agenzia investigativa professionale ed operante allo scopo di combattere la concorrenza sleale, come Inside Agency.

In particolare, le investigazioni condotte dagli esperti della nostra agenzia investigativa mirano al raccoglimento di prove destinate alla dimostrazione degli avvenuti atti di concorrenza sleale stabiliti dall’art. 2598 del codice civile. Le indagini possono dunque riguardare non solo la dimostrazione dello storno illegale di dipendenti, ma anche dei seguenti atti illeciti:

  • lo sviamento o la confusione della clientela sull’identità dei prodotti (per esempio tramite contraffazione o utilizzo di nomi appartenenti ai prodotti di un’altra azienda)
  • il discredito o l’appropriazione dei meriti di un’impresa
  • l’utilizzo di qualsiasi mezzo non fedele agli standard della correttezza professionale.

Le prove raccolte dai nostri professionisti vengono organizzate in un dossier che costituisce un elemento probatorio presentabile in tribunale o durante ricorsi extra-giudiziali.

Come richiedere le investigazioni aziendali sulla concorrenza sleale.

Se hai subito atti di concorrenza sleale puoi richiedere le investigazioni aziendali sulla concorrenza firmate INSIDE contattandoci telefonicamente al numero verde 800 400 480 oppure compilando il modulo di contatto presente nel nostro sito.

Riceverai subito una consulenza preliminare gratuita riguardo il tuo peculiare problema, mirata all’identificazione delle finalità giuridiche e legali del nostro intervento.


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