Indagini per recupero crediti: perché richiederle e qual è la procedura da seguire
In cosa consistono le indagini per il recupero crediti e qual è l’iter da seguire per ottenere il pagamento da parte del debitore.
Indagini patrimoniali per il recupero crediti: ecco perché richiederle.
Le indagini per il recupero crediti della nostra agenzia investigativa mirano a reperire informazioni sulla situazione patrimoniale di persone fisiche e giuridiche.
Queste particolari investigazioni risultano molto utili alle aziende in caso di mancato pagamento da parte dei clienti. Consentono infatti di appurare l’effettiva condizione finanziaria dei creditori prima di intraprendere un’azione legale.
Le azioni legali per il recupero dei debiti (o di una loro parte) nei confronti di figure nullatenenti o in altre particolari circostanze possono infatti risultare vane.
È dunque bene verificare in anticipo la possibilità di riscuotere un credito, e procedere con un’azione giudiziaria solamente in seguito alle investigazioni degli esperti di un’agenzia investigativa – come i nostri professionisti -.
Un’indagine per il recupero crediti può configurarsi in diverse tipologie. Ecco di seguito le principali:
- indagini di credito incagliato: in questo caso le investigazioni mirano a verificare se le ragioni del credito sono giustificate, temporanee e risolvibili in un breve lasso di tempo;
- indagini pre-legali: consentono di verificare la reale situazione patrimoniale del debitore e stabilire se intraprendere un’azione legale o, in alternativa, la cessione del credito;
- indagini 360° per recupero crediti: consistono nella redazione di un dossier informativo contenente tutti i dati recuperati durante le indagini. Il dossier è integrato da informazioni finanziarie raccolte presso gli Istituti di Credito, che consentono di identificare i beni pignorabili e procedere, in seguito ad un’azione legale, al sequestro.
Queste particolari investigazioni possono riguardare sia le persone fisiche che le persone giuridiche.
Investigazioni per il recupero crediti da persone fisiche
Per quanto riguarda le persone fisiche, gli esperti della nostra agenzia investigativa raccolgono le seguenti informazioni:
- reperimento della residenza anagrafica e del domicilio
- recupero di eventuali utenze telefoniche supplementari a quelle già fornite dall’azienda Cliente
- identificazione ed accertamento dell’attività lavorativa – anche autonoma – o di un’eventuale pensione percepita
- verifica di eventuali compartecipazioni in aziende presenti sul territorio nazionale
- verifica (a livello nazionale) di immobili e veicoli intestati
- verifica di protesti e pregiudizievoli
Investigazioni per il recupero crediti da persone giuridiche.
Le indagini sulle persone giuridiche comprendono:
- identificazione della persona giuridica tramite il Registro Generale delle Imprese
- verifica della sede effettiva (compreso il rintraccio di un’eventuale nuova sede)
- reperimento di informazioni da fonti confidenziali
- ricerca di ulteriori utenze telefoniche oltre a quelle fornite
- ricerca e verifica della residenza anagrafica del rappresentante legale
- verifica di eventuali veicoli intestati
- ricerca di eventuali aggiudicazioni di appalti
- ricerca di eventuali protesti e pregiudizievoli sulla persona giuridica e sul suo rappresentante legale
In entrambi i casi, investigazioni su persona fisica o su persona giuridica, viene fornito un rapporto finale comprendente il giudizio di recuperabilità del credito.
La procedura di recupero crediti post indagini.
L’iter di recupero di un credito può essere di due differenti tipologie. Ecco quali:
- stragiudiziale: consiste nel sollecitare il debitore al pagamento, senza dunque intraprendere un’azione legale. Il sollecito può essere telefonico, scritto o a domicilio (da parte di funzionari autorizzati, ovvero avvocati iscritti all’Albo oppure società di recupero crediti);
- giudiziale: consiste nell’intraprendere un’azione legale che può concludersi con il pignoramento di beni – fino al raggiungimento del totale o di una parte del credito -.
Per quanto riguarda il recupero crediti giudiziale, è necessario prima di tutto inviare al debitore un atto di diffida ad adempiere e messa in mora (è preferibile che la lettera di diffida venga scritta da un avvocato).
Successivamente è necessario proporre ricorso secondo l’articolo 633 del Codice di procedura civile allo scopo di ottenere il decreto ingiuntivo dal giudice. Il decreto ingiuntivo è un provvedimento mediante il quale il giudice intima il debitore a saldare il credito entro un termine di 40 giorni.
Se al termine dei 40 giorni il debitore non si oppone al provvedimento né salda il credito, è possibile procedere con l’atto di precetto. Mediante questo particolare atto si intima l’insolvente a provvedere al pagamento e lo si avvisa che, non prima di 10 e non oltre 90 giorni, si provvederà con il pignoramento.
Nel caso in cui il debitore non saldi il credito né si opponga all’atto di precetto, è possibile richiedere il pignoramento al tribunale. Come già precisato in precedenza, è necessario conoscere in anticipo la situazione patrimoniale dell’insolvente: se questi è nullatenente, il credito non è recuperabile.
Conclusioni.
Un’indagine patrimoniale risulta indispensabile qualora sia necessario procedere al recupero crediti con procedura giudiziale.
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