Scopri come e se preparare una lettera di diffida per il tuo ex dipendente

27 Mar , 2023 Investigazioni Aziendali

Scopri come e se preparare una lettera di diffida per il tuo ex dipendente

La lettera di diffida verso un ex dipendente è uno strumento utile per il datore di lavoro che si vede danneggiato dal comportamento sleale di questo ex lavoratore.

Capita spesso, infatti, che una persona decida di lasciare l’azienda per cui lavora per iniziare una nuova collaborazione altrove, oppure per avviare la propria attività. Ovviamente non c’è nulla di male in questo.

Le cose cambiano, però, quando il lavoratore dimissionario inizia a compiere volutamente atti che danneggiano il suo precedente datore di lavoro. In questi casi, l’imprenditore danneggiato ha degli strumenti per potersi tutelare e uno di questi è proprio la lettera di diffida verso l’ex dipendente.

Gli atti compiuti dall’ex lavoratore rientrano nell’ambito della concorrenza sleale quando hanno come obiettivo di crearsi un vantaggio indebito, nuocendo al precedente datore di lavoro.

Infatti, la Legge italiana tutela gli imprenditori che sono vittima di concorrenza sleale e di infedeltà del lavoratore. A titolo esemplificativo ricordiamo due articoli del Codice Civile:

  • l’articolo 2015 stabilisce che “il lavoratore non deve trattare affari per conto proprio o di terzi in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa o farne uso in modo da poter recare pregiudizio all’azienda”;
  • l’articolo 2598, al terzo comma, afferma invece che compie atti di concorrenza sleale chiunque “si vale direttamente o indirettamente di ogni altro mezzo non conforme ai principi della correttezza professionale e idoneo a danneggiare l’altrui azienda”.

Ma quali sono in dettaglio le azioni lesive che permettono a un datore di lavoro di inviare una lettera di diffida all’ex dipendente? Vediamoli in dettaglio.

In quali casi serve una lettera di diffida verso un ex dipendente?

L’obbligo di fedeltà e di divieto di concorrenza sleale riguarda non solo i lavoratori dipendenti, ma anche i collaboratori, siano essi occasionali o con partita Iva. Pertanto l’inquadramento del lavoratore non fa differenza, perché è sufficiente che questo svolga un’attività in concorrenza alla sua azienda e a favore di un altro datore di lavoro.

Il principio di fedeltà e lealtà professionale perdura però anche al termine del rapporto di lavoro e i casi che più frequentemente necessitano di una lettera di diffida verso l’ex dipendente sono tanti.

Il caso più diffuso riguarda un ex lavoratore dell’azienda che fornisce informazioni riservate a un competitor del suo precedente datore di lavoro. Questo è alla base del cosiddetto sviamento di clientela, attività che si configura quando un’impresa riesce a sottrarre i clienti a un concorrente grazie alle informazioni ottenute da un ex dipendente, socio o collaboratore.

Un’altra casistica molto frequente riguarda un ex dipendente che avvia la propria attività sfruttando le conoscenze e le informazioni acquisite nell’azienda precedente, come l’elenco dei clienti, le procedure di organizzazione aziendale, le strategie organizzative e molto altro.

In questi casi, la lettera di diffida all’ex dipendente è necessaria anche se, in generale, la diffida per concorrenza sleale è diretta o indiretta:

  • Parliamo di diffida diretta quando la lettera è inviata al soggetto che sta attuando un comportamento sleale;
  • Si parla di diffida indiretta quando invece la lettera viene inviata a terzi – come clienti e fornitori – per informarli del comportamento scorretto del dipendente.

Attenzione però, perché se la lettera di diffida diretta all’ex dipendente è sempre lecita, quella indiretta inviata e terzi può non esserlo. Questo dipende infatti dal contenuto della diffida e dal tono e dalla forma utilizzata. Il rischio è infatti che l’imprenditore leso venga querelato per denigrazione esplicita.

Come tutelarsi nei casi di lettera di diffida all’ex dipendente?

La concorrenza sleale di un dipendente può essere contrastata con accordi contrattuali, al contrario di quanto avviene per le collaborazioni non disciplinate da un contratto.

Tuttavia, in entrambi questi casi, l’imprenditore può tutelarsi rivolgendosi a un’agenzia specializzata in investigazioni aziendali come INSIDE.

Il nostro obiettivo dal 2014 è quello di aiutare le imprese nelle scelte strategiche e tutelare il patrimonio e i diritti delle aziende contro frodi, abusi e concorrenza sleale.

Dopo un primo colloquio, in cui si analizza la situazione e si preventivano tempi e modalità operative, gli investigatori specializzati di INSIDE agiscono con rapidità e discrezione per raccogliere prove certe.

L’output delle indagini viene poi racchiuso all’interno di un report dall’alto valore giuridico che potrai utilizzare per difendere la tua posizione sia in fase stragiudiziale sia dinanzi al giudice. Pertanto, qualora si renda necessario l’invio di una lettera di diffida a un ex dipendente, avrai un importante scudo protettivo.

In caso contrario, potresti correre il rischio di esporti legalmente compiendo azioni che possono sfociare nella lesione della privacy altrui o nella denigrazione.

Come afferma Salvatore Piccinni, Managing Director Head of Southern Europe di INSIDE Intelligence & Security Investigations: “la lettera di diffida all’ex dipendente rappresenta un potente strumento nelle mani degli imprenditori che si vedono traditi dai comportamenti sleali di uno o più ex collaboratori. Tuttavia può capitare che, senza la necessaria fase di raccolta prove da parte di un’agenzia investigativa, l’imprenditore leso commetta degli errori e inizi così una battaglia giuridica che non rende giustizia al danno subito.”

Se sospetti la malafede di un tuo dipendente o sei minacciato dai comportamenti sleali di un ex collaboratore, contatta INSIDE e richiedi una consulenza preliminare totalmente gratuita.


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